1790 06 09 AZARA BODONI

Sommario

Roma, 9 de junio de 1790.

De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].

Azara lamenta que la cancelación de los títulos de las odas haya obligado a Bodoni a reimprimir los folios, pero sostiene que su intención es elaborar una obra magnífica. Le recuerda que en su ausencia podrá también enviar folios para corregir y le anuncia que le avisará desde Lucca sobre su visita a Parma. Acusa recibo de las segundas pruebas, que serán corregidas, se alegra por los elogios de Kaunitz y le parece adecuado el precio de los ejemplares de Didot. 

Transcrizione

Roma, 9 junio 90.

Amico mio stimatissimo,

La settimana precedente rimandai a Lei i fogli del’Orazio corretti col parere di questi miei abatia e col piano da seguitarsi costantemente in tutta l’opera. Capisco la noia che avrà causato a Lei il dovere mutare tutti quegli fogli per sopprimere le iscrizioni ed i titoli delle odi, ma ripetto che, trattandosi di fare un capo d’opra, non deve risparmiarsi veruna fatica. Fissato poi il piano di tutto potremo andare più in fretta senza trattenersi.

Mentre io sarò fuori, Lei puole mandare tutti i fogli qui a Roma diretti a me, come se io fossi qui, perché lascio incaricato Arteaga di rimandarli puntualmente.

Io conto partire il 18 ed anderò dritto a Livorno, dove non mi tratterrò che un giorno, e dai bagni scriverò a Lei per che tempo sarò a Parma. Tutto bisognerà che lo facia in fretta, non avendo che pochi giorni da disporre di me.

Il corriere di Spagna non si è visto ancora e così ignoro se avrò lettera di Lei.

Fratanto sono e sarò sempre Suo vero amico e servitore,

Azara.

Arriva il corriere colla di Lei lettera de 5 e le nuove prove del’Orazio. Queste ritornerano la settimana prossima corrette sull sistema fissato.

La simile intrapressa del ventosso Didot ci deve spingere a fare sì che resti ben indietro, come doviamo aspettare. Il suo proggetto è veramente da ciarlatano. Noi doviamo stare zitti ed operare.

Riguardo al mio viaggio, mi rimetto a ciò che ho detto di sopra. Il 18 parto e verso il 20 di luglio, o prima, conto di essere in Parma. Il mio desiderio sarebbe di trovare Lei costì, giaché, a dire il vero, era la principale raggione che mi muove a fare questa imbasciata. Ma, comunque sia, ai bagni o in Parma avrò questo piacere.

Gli elogi del Principe di Kaunitz sono belli e fanno piacere, ma Lei di queste cose ne dev’essere ormai sazio.

Mi piace il prezzo di Didot per gli essemplari membranacei. Dio sa che porcheria saranno, poiché dubbito che abbia chi purghi bene le cartepecore né che lui sappia stamparle a dovere, come la mostra del Virgilio che Lei mi mandò.

 

a Había empezado a escribir abb y corrige.

 

Note al testo

Dati documentali e bibliografici

  • Ubicazione

    Parma, Biblioteca Palatina, Archivio Bodoni, Lettere ricevute, C. 29, 8.   

  • Descrizione

    2 pliegos de 2 h. 230 × 185 mm. Autógrafa.

  • Edizione

    Noelia López Souto

  • Altre edizioni

    Ciavarella 1979, II, 36.

  • Altra bibliografia citata Auger 1790; Horatius 1791; Kulenkampff 2005; López Souto 2018d; López Souto 2019a; Mocchetti 1830; Sánchez Espinosa 1997; Szabo 2003;
  • Citazione
    Lettera da José Nicolás de Azara a Giambattista Bodoni del 1790-06-09, ed. Noelia López Souto, nella Biblioteca Bodoni [<https://bibliotecabodoni.usal.es/it/lettera/1790-06-09-azara-bodoni> Richiesta: 4 dic 2024].
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