1790 10 00 AZARA BODONI

Sommario

S. n. [Roma, octubre de 1790].

De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].

Azara se alegra por el mejor estado de salud de Bodoni y le devuelve dos cartas, una de ellas del bibliófilo Mac-Carthy. Acusa recibo del Demosthenis et Aeschinis de Didot, estampa que elogia aunque considera su griego muy afectado. Le manda al amigo el grabado de Demóstenes de su edición madrileña Historia de la vida de Marco Tulio Cicerón de Conyers Middleton y notifica, por último, la presencia de Matallana en Roma, esperando por su esposa.

Transcrizione

[Octubre de 1790]

Amico mio carissimo,

La scorsa settimana non ebbi tempo per contestare alla Vostra a motivo degli impici ordinari. Ebbi gran piacere di vedere che andate guadagnando qualche cosa nella salute, che mi preme infinitamente. Abbiatene cura e non la forzate col lavorare soverchio; e soverchio vuole dire con relazione alla Vostra situazione e alle Vostre forze, e non a quello che facevate prima. Considerate che senza salute siammo gli oggetti più inutili della natura e che i morti non fanno e non servono a niente.

Vi rimando le due lettere che mi accludessivo l’ordinario scorso. Quella del’inglese di Tolosa mi pare, più che di un letterato, di un mercante di cartapecora.

Mi è arrivato il primo tomo del Demostene di Didot, ch’è la più bella cosa che sia uscita daa mano francese. Il greco già lo conosciete. A me non piace perché, volendo troppa eleganza, ha datto nell’affettazione. Il carattere latino mi pare copiato dal Vostro. La carta e legatura, superbe. Il torcoliere di Didot è cattivo, perché nel mio essemplare, in mezzo alle pagine, ci sono delle righe più o meno cariche d’inchiostrob. Non c’è perché avvilirci.

Vi mando il mio ritratto, che vi promissi quando ero costì. È una delle belle incisioni fatte dai moderni.

Il Marchese di Matallana è qui da molti giorni aspettando la moglie, che se ne sta ancora tranquilla in Firenze col suo Bianchi. Credo però che finirano di provare la pazienza di questo buon uomo in questa settimana.

Vi ripetto la cura della Vostra salute. E sono sempre Vostro,

Azara.

 

a Había escrito di y corrige.     b Había empezado a escribir incha y corrige.

 

Note al testo

Dati documentali e bibliografici

  • Ubicazione

    Parma, Biblioteca Palatina, Archivio Bodoni, Lettere ricevute, C. 29, 138.   

  • Descrizione

    Pliego de 2 h. de 230 × 185 mm. Autógrafa

  • Edizione

    Noelia López Souto

  • Altre edizioni

    Ciavarella 1979, II, 38.

  • Altra bibliografia citata Auger 1790; Middleton 1790; Monterosso Vacchelli 1968; Ozanam 1998;
  • Citazione
    Lettera da José Nicolás de Azara a Giambattista Bodoni del 1790-10-00, ed. Noelia López Souto, nella Biblioteca Bodoni [<https://bibliotecabodoni.usal.es/it/lettera/1790-10-00-azara-bodoni> Richiesta: 4 dic 2024].
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