1790 12 01 AZARA BODONI

Sommario

Roma, 1 de diciembre de 1790.

De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].

Azara se alegra de la recuperación de Bodoni. Le adjunta folios corregidos de las Opera de Horacio y le comenta un detalle ortográfico. Le expone al tipógrafo que puede conseguir la titularidad de una iglesia en Roma para su recomendado Tadini y, por último, reflexiona acerca de la dura situación que atraviesa Rezzonico.

Transcrizione

Roma, 1º decembre 90.

Amico mio carissimo,

La settimana scorsa arrivò il corriere troppo tardi per contestare alle lettere, perché il tempo è molto piovoso.

Vedo che la salute va molto meglio e sono di ciò contentissimo. Basta che Lei non ne abusi e che viva piutosto come ammallatto, faticando con discrezione.

Rimando i fogli stampati, come Lei mi domanda, ed aspettarò gli altri tirati per avere da consultare ed essere costanti ed uniformi nelle correzioni.

Riguardo al dittongo ae, che Lei trova scritto colla prima lettera maiuscola e la seconda piccola, dicono i miei abati che questo non succede che in principio di verso, dove la maiuscola va in regola per prattica antica e costante e la seconda dev’essere piccola come le altre del verso, salvo quando tutta la parola si scriva in maiuscole. Così l’ussano i migliori edittori e, fra gli altri, l’Hayne nel Virgilio. Essempi antichi non ci possono essere poiché, come Lei sa, troppo tardi si è abbandonato l’usso della scrittura tutta maiuscola.

Ho fatto l’impegno per il Principe Tadini e si sarebbe ottenuta la reggenza di Traspontina infallibilmente senza l’impegno preventivo del Papa, il quale, l’istesso giorno che il Generale gli si presentò per la prima volta, gli ordinò che confermasse nella reggenza l’attuale reggente. Essendo dunque questo impossibile, veda il Principe Tadini se gli comviene qualche altra reggenza e, particolarmente, questa di San Chrisogono, che vacherà fra qualche tempo, che si procurerà servirlo; e lo stesso dico di qualunque altra, bastandomi che sia amico Vostro.

Non vorrei parlare di Rezzonico. È sacrificato per una picca più che per altro. Conoscono l’insussistenza del sognato delitto, ma è troppo difficile confessare l’errore e, molto più, il rimediarlo. Per parte mia non si è ommessa diligenza alcuna, ma ancora siammo sub iudice.

Niente altro occorre.

Vi raccomando la salute e sono Vostro sempre,

Azara.

Note al testo

Dati documentali e bibliografici

  • Ubicazione

    Parma, Biblioteca Palatina, Archivio Bodoni, Lettere ricevute, C. 29, 14.   

  • Descrizione

    Pliego de 2 h. de 230 × 185 mm. Autógrafa

  • Edizione

    Noelia López Souto

  • Altre edizioni

    Ciavarella 1979, II, 41.

  • Altra bibliografia citata Codignola 1939; Heyne 1788-1789; Horatius 1791; López Souto 2018d; Vergilius 1793;
  • Citazione
    Lettera da José Nicolás de Azara a Giambattista Bodoni del 1790-12-01, ed. Noelia López Souto, nella Biblioteca Bodoni [<https://bibliotecabodoni.usal.es/it/lettera/1790-12-01-azara-bodoni> Richiesta: 4 dic 2024].
    Cita questo documento

Scannerizzazioni degli originali