1783 10 30 AZARA BODONI

Resumen

Roma, 30 de octubre de 1783.

De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].

Azara, conocedor de las ofertas de los austríacos, avisa a Bodoni que le permiten gestionar directamente a él (con Floridablanca) la compra de matrices del gobierno español, pero le advierte que debe recibir la descripción de los materiales y le aconseja también indicarle su valor, su utilidad y su necesidad en España. La única dificultad, afirma, es que la guerra contra Inglaterra ha reducido el erario del país. Agradece la copia recibida de la Introduzione alla Storia Naturale de Bowles, que ya entregó a Milizia, y solicita que se envíen otras a Llaguno y a Villahermosa. También le comunica que, en breve, la Duquesa visitará Roma.

Transcripción

Roma, 30 ottobre 83.

Amico mio stimattissimo,

L’ordinario scorso nona mi fu possibile contestare alla di Lei lettera perché il tempo è il mio gran nemico. Ora l’esseguisco il meglio che posso.

Vedo le proposizioni fatte a Lei dall governo della Lombardia e già prima n’ero inteso per il nostro comune amico Agüera, al quale avevo scritto di dire a Lei –come credo avrà fatto– che, volendo trattare il negozio con Spagna, ero già io autorizato per farlo senza bisogno di passare per altre mani, ma che io non posso dare il passo mentre Lei non mi da i materiali; cioè mentre che non so minutamente ciò che Lei ha, dandone le prove e sapendo inoltre le Sue pretensioni.

Lei dunque deve confesarsi con me ed io allora gli dirò ancora i miei peccati, che non sono pochi. In una parola, io sono autorizato per concludere il negozio senza dipendere da nessuno, fuorché dall Conte Moñino. Ma, per corrispondere alla fiducia che ha in me, bisogna ch’io proceda colla prudenza che corrisponde e gli faccia vedere il valore dell’aquisto che fa, e non si fidi alla cecha alle mie parole. Bisogna inoltre fargli conoscere ciò che manca in Spagna e l’uso che si potrà fare dell’apparato typografico che gli si manderà. Una sola difficoltà c’è stata finora per non avere intrapresso questo acquisto prima ed era la scarsezza a che si era ridotto l’erario colla passata guerra. E di questo male non ne siammo ancora guariti, e troppo ci vuole per esserlo perché bisogna sapere che questa spesa non si fa dalla Tesoreria Generale del Re, i di cui direttori gridarebbero allo scandalo se gli si domandasse dennaro per stampare dei libri. Ma bisogna supplire a queste spesse per il peculio privato della Secretaria di Stato, il di cui fondo è su i corrieri e questi hano troppo spesso nella maladetta guerra. Basta; si farà quell che si potrà e Lei mi metta in stato di agire.

La ringrazio tanto dell’essemplare finito della mia storia naturale, che ho datto a Milizia per primo premio delle sue fatiche. Prego Lei di mandarne un essemplare a Don Eugenio Llaguno ed un altro al Duca di Villahermosa mio amico, Ambasciatore nostro a Torino.

Aspettiamo Madama l’Infanta, che ci onora all passo per Napoli. Vedremmo l’effetto che gli farà la santità di questa città.

Lei si mantenga bene, mi saluti il nostro caro Paciaudi e mi creda sempre Suo buon amico e servitore,

Azara.

 

a non añadido entre líneas.

Notas al texto

Datos documentales y bibliográficos

  • Ubicación

    Parma, Biblioteca Palatina, Archivio Bodoni, Lettere ricevute, C. 28, 131

  • Descripción

    Pliego de 2 h. de c. 240 × 180 mm. Autógrafa.

  • Edición

    Noelia López Souto

  • Otras ediciones

    Ciavarella 1979, I, 88.

  • Otra bibliografía citada Bowles 1783;
  • Cita
    Carta de José Nicolás de Azara a Giambattista Bodoni de 1783-10-30, ed. Noelia López Souto, en Biblioteca Bodoni [<https://bibliotecabodoni.usal.es/carta/1783-10-30-azara-bodoni> Consulta: 6 nov. 2024].
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