1779 07 22 AZARA BODONI

Roma, 22 de julio de 1779.

De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].

Azara solicita a Bodoni otro ejemplar de los Atti della solenne coronazione... Corilla Olimpica, pues el recibido se lo han arrebatado enseguida, habiendo ganado atractivo la obra con la relación de lo ocurrido durante la coronación. Respecto a las Opere di Antonio Raphaele Mengs, Azara desea que Bodoni dignifique la obra con su arte tipográfica. Por último, el diplomático alude al cómico epitafio canino recibido y detrás del que intuye la mano de Paciaudi, a quien saluda.

Roma, 22 luglio 1779.

Amico mio stimatissimo,

Lei ha ffato [sic] un sproposito^a nel mandarmi il libro di Corilla perché gliene costerà un altro, giaché subbito capitatomi mi è^b stato rapito da un Cardinale amico mio. Lei dunque ne^c pagherà^d la pena mandandomene un altro. Le peripezie successe qui al tempo della famosa coronazione rendono tropo picante il libro, oltre l’eleganza della stampa.

Quando sarò al ordine colla mia opera di Mengs voglio che facciamo qualche cosa tipografica degna di Lei.

Ho risso con un epitafio di un cane col quale Lei aveva fatto l’involto. Credo conoscere la mano ed il bon umore del nostro carissimo Paciaudi. Me lo saluti tanto.

E per oggi non posso stendermi più che^e per rasegnar a Lei l’amicizia con la quale resto sempre Suo buon amico e servitore,

Azara.

^a Había escrito spropositi y corrige.     ^b Había escrito he y corrige.     ^c Había escrito me y corrige.     ^d Había escrito pagerà y añade h entre líneas.     ^e Antes de che cancela un texto que había empezado a escribir y que no puedo leer.