1790 02 pre-10 BODONI AZARA
Summary
S. n. [Parma, antes del 10 de febrero de 1790].
De Giambattista Bodoni [Parma] a José Nicolás de Azara [Roma].
Bodoni informa a Azara de que instaló tres prensas en su apartamento, gracias a las que sus ediciones ganarán en perfección. Confiesa que adquirió los materiales del proyecto de la Encyclopédie en Livorno y que está fundiendo nuevos tipos para estampar sus colecciones de clásicos latinos, griegos e italianos, en las que está interesado el librero Edwards. Afirma que espera las ediciones de Foulis, elogiadas por su corrección, y le confirma que ha impreso una traducción de la Eneida de Bondi, aún no publicada. En cuanto al Horacio, le pregunta si Garampi posee más tomos del Iani, que podrían consultar mientras esperan la compra del suyo; si no, deberán recurrir a otra edición de referencia. Le remite una nota de libros que desea comprar del catálogo de Saliceti y, en lo concerniente a la librería de Cravenna, elogia su rica colección y el desarrollo cultural de los Países Bajos. Por último, le notifica que para concluir el Manuale solo le falta la prefacción, la cual está realizando Caluso.
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Transcription
Forsea io avrei taciuto ancora per qualche ordinario se l’affettuosa Sua lettera umanissima del 27 scorso non veniva a scuotermi dal mio sonnacchioso letargo. Né creda già l’Eccellenza Vostra che la corrente stagion carnascialesca, in cui tutt’altri ch’io suol tripudiare e darsi bel tempo, mi abbia fatto dal consueto mio stile traviare; mentre appena appena due volte ho posto piede nel teatro indotto vi dalla società di alcuni illustri viaggiatori. Neppure addurrò in discolpa del mio sì lungo silenzio le solite afflizionib reumatiche che ne’ mesi iemali nonc si scordano di venire ad assalirmi, mentre in quest’anno sono state alquanto più miti, come più mite è stato il rigor dell’inverno.
Ma, se io non Le ho scritto con frequenza, creda Ella che io non L’abbia avuta ogni giorno, anzi ogni momento, presente alla memoria, e che io non abbiad cercatoe di affinare il mio ingegno edf esercitare il mio qualunque siasi talento ondeg poterLe degnamenteh comparir d’avanti e comprovare ognor più alla coltai Europa che io Lei solo venero e che alla rispettabilissima Sua persona sopra d’ogni altra vivente creatura son ligio.
Di grazia, abbia ancora un pocolin di flemma per qualche settimana e vedrà se io mi sia stato colle mani alla cintola. E poiché mostra vaghezza dik sapere quale impresa tipografica mi occupi attualmente, Le partecipo che ho fatto eseguire, a mie proprie spese e per mio proprio uso, tre torchi da stampa ed uno è già nel mio appartamento ed è riuscito di tal perfezione che tutte le produzioni sino ad ora uscite da’ torchi della Reale Stamperia parmense si dovranno riguardare come mediocrissime in confronto di quelle che i bibliofilil intelligenti vedranno impresse tra breve. Nella prossima quadragesima saranno terminati gli altri due. Se i francesi avessero ridotto a tanta semplicitàm ed esattezzan un torchio consimile, avrebbero assordato tutto il mondo coi loro clamori e coi loro giornali.
Io ho fatto acquisto di tutto il vecchio materiale che servì per l’edizione dell’Enciclopedia di Livorno e me ne valgo per far gettare gli opportuni caratteri greci e latini per corredare abbondevolmente una ben assortitao officina impressoria, e poi intraprenderò l’edizione di vari classici greci, latini ed italiani, per la quale impresa il Signor Edwards di Londra mi ha esibito tutta l’assistenza e si obbliga di levare tutte le copie che vorrò tirarglienep ed, affinché Ella veda che nulla ho di secreto per Lei, legga le due lettere qui unite, che avrà la degnazione di ritornarmi.
Aspetto con impazienza i classici di Glascow, di Edimburgo, perché mi scrive che sono senza errori. Staremo a vedere quando giungeranno e mi lusingo che non dovrebbero tardar molto.
È verissimo che io ho eseguita la stampa di una nuova traduzione dell’Eneide, ma non è ancora uscita al pubblico. Contuttociò, io glieneq mando il primo esemplare, acciò possa decidere a ragion veduta del merito di questa versione. Si contenti che io La prevenga di non farla per orar vedere, perché non è ancora stato spedito a Milanos il libro e si deve accomodare la parola «muri»t in un luogo ove dice «mari» nel primo libro. Ho altresì fatto ristampare per Edwards un romanzo inglese compostoda Walpole, intitolato The castle of Otranto.
Si è scritto a Lipsia ed io, per mia giustificazione, Le accludo la risposta, dalla quale vedrà essere irreperibile l’Orazio del’Iani. Ho fatto di bel nuovo tentare a Vienna per vedere di ottenerlo da qualche particolare e ne avrò tra breve ilu sospirato riscontrov. Bisognerebbe far domandare all’Eccellentissimo Garampi se mai avesse glix altri tomi che vanno uniti alle ode, e farselo imprestare e mandarmelo, che se gliene farà la restituzione; né il libro si deturperà nel minimo che. Altrimenti Vostra Eccellenza mi dica di quale edizioney mi debba valere e subito pongo mano all’opera senza più differire, giacché andiamo verso la stagione opportunaz.
In alcune carte qui unite, troverà Vostra Eccellenza notati variaa libri che io ho scelto dalbb catalogocc di Monsieur Saliceti, chedd Edwards di Londra ne ha comperati per 2 mila scudi. Tuttavolta se ancora ve ne fosseee alcunoff de’ segnati La supplico di farmelo comperare per mezzo del Signor Cavaliere Pagliarini o per mezzo dell’Abate Amaduzzi, a cui potrebbegg mandare la mia nota.
Ho letto tutto il catalogo della biblioteca del Signor Crevenna, mio amico, e non vi ha dubbio che questa sia la più preziosa e ricca collezione che abbia mai fatto un privato particolare. Ho conosciuto moltihh de’ viaggiatori esteri, che or’ sono in Roma e particolarmente buona parte de’ francesi cheii nello scorso autunno sonokk passati per Parma, e porto dellall stessa opinione di Vostra Eccellenza intorno al merito letterario di quella nazione leggiera che amamm tutt’altronn che le antichità e le belle arti.
Al mio Manuale tipografico non manca che la prefazione, la quale è nelle mandi dell’Abate Masino di Caluso, Segretario dellaoo Realepp Accademiaqq delle Science in Torino, e sto in aspettazione di ottenerla da una settimana all’altra. Quando sarà in mio potere può ben persuadersi che non mancherò di sollecitudine per aggiungerlarr al mio libro attesoss da tanti anni impazientemente da tutti gli amatori della tipografia.
Eccole, preclarissimo Signor Cavaliere, come ho saputo riempiere in oggi la lacuna di molte settimane. Conosco la miatt indiscretezzauu scrivendovv sì diffusamente, maxx mi confortayy lazz fiducia che non vorrà Ella stessa logorarsi gli occhi leggendo questo mio cacografizato carattere.
Soffra, per ultimo, che io Le chiegga novelle della Sua salute, e segnatamente de’ Suoi occhi, che mi preme di sentire rinvigoriti.
[G. B. Bodoni].
a Antes de Forse anota, en el extremo superior izquierdo, el nombre del destinatario: Azara b Había escrito dolori y corrige. c Había escrito mai y corrige. d abbia añadido entre líneas. e Había escrito cerchi y corrige. f Había escrito e di y corrige. g Había escrito per y corrige. h degnamente añadido entre líneas. i colta añadido entre líneas. k Antes de di cancela qua l bibliofili añadido entre líneas sobre veri cancelado. m Entre líneas, sobre semplicità, cancela un texto que no alcanzo a leer. n esattezza añadido entre líneas sobre perfezione cancelado. o Había escrito munita y corrige. p Había escrito tirare y corrige. q Había escrito L y corrige. r per ora añadido entre líneas sobre ancor cancelado. s stato spedito a Milano añadido entre líneas sobre terminato cancelado. t la parola muri añadido entre líneas sobre accomodare u Antes de il cancela quel v Entre líneas, sobre riscontro, cancela un texto que no puedo leer. x Antes de gli cancela tutta l’edizione intiera y edizione añadido entre líneas sobre esemplare cancelado. z giacché andiano verso la stagione opportuna añadido entre líneas sobre e farò. Io avea segnati a cancelado. aa vari añadido entre líneas sobre alcuni cancelado. bb Había escrito da y corrige. cc Antes de catalogo cancela quelli che erano dd Antes de che cancela se mai si ee ancora se ne fosse añadido entre líneas sobre si trovassero cancelado. ff Había escrito alcuni y corrige. gg Antes de potrebbe cancela scriverò martedì hh Ho conosciuto molti añadido entre líneas sobre Buona parte cancelado. ii che or’ sono in Roma e particolarmente buona parte de’ francesi che añadido entre líneas sobre e particolarmente i francesi è stata da me conosciuta cancelado. kk Había escrito al [corregido sobre in] loro y corrige. ll Había escrito sono colla y corrige en porto della mm Antes de ama cancela non nn Antes de tutt’altro cancela altro oo Había escrito dell’ y corrige. pp Reale añadido entre líneas sobre Accademia qq Había Academia y corrige. rr Había empezado a escribir pa y corrige. ss Había escrito in y corrige. tt conosco la mia añadido entre líneas sobre sarei un cancelado. uu Había escrito indiscreto y corrige. vv Había escrito a [corregido sobre di] scrivere y corrige, olvidando cancelar antes a xx Había escrito da y corrige. yy mi conforta añadido entre líneas sobre sulla cancelado. zz la añadido en el margen izquierdo.
Editor notes
Documentary and bibliographic data
- Location
Parma, Biblioteca Palatina, Minute G. B. Bodoni, carpeta «Lettere di Bodoni ad Azzara s. d.».
- Description
Pliego de 2 h. de 245 × 185 mm. Minuta.
-
Edition
Noelia López Souto
- Other editions
Ciavarella 1979, II, 27-29. Drei 1940, 101 (fragmentos)
-
Further bibliography cited Bondi 1790; Bongi 1873; Castle of Otranto 1791; Contributions 1892-1921; Crevenna 1789; Foulis 1756-1758; Iani 1778; López Souto 2019a; Manuale 1788; Sánchez Espinosa 1997; Tavoni 2009; - ©
Biblioteca Bodoni, Biblioteca Palatina di Parma (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) & Noelia López Souto, 2019
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Citation
Letter from Giambattista Bodoni to José Nicolás de Azara in 1790-02-pre10, ed. Noelia López Souto, in Bodoni Library [<https://bibliotecabodoni.usal.es/en/letter/1790-02-pre-10-bodoni-azara> Requested: Dec 3, 2024].Cite this document
Nota bene
Considerando los tiempos de postas y las fechas habituales de envío de correos de Parma a Roma, puede presumirse que la presente carta debió de fecharse el sábado 6 de febrero de 1790, pues es respuesta a la de Azara de 1790-I-27 y debe preceder a la contestación de este en 1790-II-10.