1783 06 19 AZARA BODONI

Sommario

Roma, 19 de junio de 1783.

De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].

Azara, que escribe con un dolor de dientes, se alegra de la salud de Bodoni y de Paciaudi, a quien saluda. Acusa entrega de la carta de Bodoni al príncipe Chigi, que promete pagarle pronto y que le encarga un Teócrito de Pagnini. Insiste en que la mejor edición de Anacreonte es la de Etienne, renuncia a hablar sobre el Anacreonte de Spalletti, comunica la publicación de las Opere de Mengs de Remondini –bien corregido por el abate Sertor y con añadidos, que le hubiera gustado que conociese Rezzonico antes de componer su discurso para la Academia– e informa del regreso de Nápoles del protomédico Camuti.

Transcrizione

Roma, 19 giugno 83.

Amico mio stimatissimo,

Contesto alla di Lei lettera de 14 corrente in mezzo ad una flussione ai denti che mi mortifica assai. Godo di che Lei abbia buona salute e di che il nostro Paciaudi si sia rimesso così bene come Lei mi dice. Me lo saluti molto da parte mia.

Ho consegnato al Principe Ghigi la di Lei lettera e mi ha detto che risponderà e soddisfarà il suo debito presto. Vorrebbea detto Principe un essemplare legato del Teocrito del Padre Pagnini. Mi facia Lei il piacere di mandarglielo per mano mia, dicendone il prezzo perché non si tratta di regalare a chi puole comprare e me e Lei.

Mille grazie dalle mostre del Prudenzio, che sono elegantissime. Non ho potuto ancora farle vedere al’autore, ma non importa perché si accommoderà a quello che gli si dirà. Per me preferirei la mostra del carattere il più minuto. Riguardo agli 40 essemplari da dargli, io vedrò come agiustar la cosa. Sarebbe bene che Lei mi mandasse le prove perché lui solo correga, a ciò che non possa poi dire che gli è stata strapazzatta l’edizione, giaché io penso che questo libro ci ha da fare onore.

Più studierà Lei Anacreonte e più si confermarà nell’idea dib che il meglio che finora si ha fatto si deve a Henri Stefano. Io ho tre edizioni che quell grand’uomo ne fece. I Barnes, Paw, ecc. ci hano aggiunto assai pedanteria ec niente di più.

Del barbaro Spalletti non occorre parlarne.

Per lettere di Venezia so che l’edizione di Mengs è finita. Il Signore Remondini avrà fatto qualche cosa di meno male del suo solito, ma so che è ben corretta l’edicione perché il correttore n’è stato il famoso Abated Sertor, quello che compose la famosa tragedia del Conclave, perch’ebbe tanti guai. In questa edizione ci ho fatte parechie aggiunte, sopratutto nella vita di Mengs, ed ho correte alcune picole cose. Vorrei che il Conte Rezzonico avesse veduto ciò che dico de Webb e de altri maligni che gli avrebbe servito per l’orazione che ha fatta in codesta Academia; forse ne avrebbe ricavato qualche notizia. Nel secondo tomo ci ho messa una forte frizione mercuriale contro il zoppo Ratti di Genova per vedere di radricargli la testa, giaché le gambe è imposibile.

Il gran Camuti è qui di ritorno da Napoli. Monsieur De Flavigni l’ha molto raccomandato al Cardinale di Bernis, con chi pranzò ieri l’altro. Io non l’ho veduto. Va mostrando un anello regalatogli dalla Regina di Napoli.

Basta per la mia povera testa. Lei stia bene e mi creda sempre Suo vero amico di cuore,

Azara.

 

a Había empezado a escribir vorrebr y corrige.     b Había escrito da y corrige.     c Había escrito a y corrige.     d Había empezado a escribir un texto que no puedo leer y corrige.

 

Note al testo

Dati documentali e bibliografici

Scannerizzazioni degli originali