1791 01 19 AZARA BODONI
Sommario
Roma, 19 de enero de 1791.
De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].
Azara anuncia el próximo final de las correcciones de los abates a las Opera de Horacio y proyecta ya el encargo del prólogo e introducción de la vida del poeta. Devuelve dos cartas que el tipógrafo le compartió, de Marchisio y del abate Piattoli, este último con la propuesta de una colección de clásicos costeada por el Rey de Polonia. Le agradece a Bodoni la aceptación del Teócrito de Zamagna, le reprocha que ocupe su tiempo en obras menores y le anuncia el envío de nuevos pergaminos.
Transcrizione
Roma, 19 gennaro 1791.
Amico mio stimatissimo,
Contesto alla di Lei lettera de 9 corrente, che m’è capito la settimana scorsa assai tardi colle prove del’Orazio, che rimando corrette al solito.
Credo che in avvenire poco si ritarderanno le correzzioni, se Dio da salute ai miei abati. È certo che la grande epocha ha da essere la pubblicazione del nostro Flacco e credo che tutta l’Europa ne resterà stupita. Io darò il tema per la piccola prefazione, che si ridurrà a dire che il Maestro del buon gusto aspettava la mano del tipografo parmense per essere prodotto nel mondo con quello sfarzo ed ornato che merita, non essendolo stato finora, e si scorrerano i difetti delle edizioni le più vantate. Colla stessa leggierezza si narrerano i pregi del nuovo testo. Bisogna anche premettere la vita del poeta scritta da Suetonio.
Rimando le lettere che Lei mi confidò. La risposta a Marchisio va molto bene. L’altra del’ex-Frate Piatoli non merita che compassione; una pedanteria simile né un proggetto più spropositato non l’ho letto in vita mia. Compatisco al buon Re che si è messo al fianco un simile facitore de almanachi.
La ringrazio della buona accoglienza fatta al Teocrito del nostro Zamagna e non ci penso più una volta che Lei se ne è incaricato. Faccia Lei a modo Suo, come e quando possa, che non abbiavamo fretta.
Per amore di Dio, resista Lei a tutte le piccole impresse che gli vengono proposte di libri piccoli e miserabili poesie, perché non sono che imbarazzi che l’impediranno di camminare alla gloria colle opere clasiche. Non bisogna lasciarsi vincere dalla vanità di quelli autori che fondano la loro riputazione unicamente nel vedersi stampati da Bodoni. Lei farebbe anche male i Suoi conti colla posterità se lo potessero accussare di poco discernimento nella scelta delle Sue fatiche.
Ancora non so se oggi potrò mandare delle migliori membrane.
Desidero sopratutto che Lei si mantenga con buona salute e resto sempre Suo buon amico e servitore.
Azara.
Note al testo
Dati documentali e bibliografici
- Ubicazione
Parma, Biblioteca Palatina, Archivio Bodoni, Lettere ricevute, C. 28, 18.
- Descrizione
Pliego de 2 h. de 230 × 185 mm. Autógrafa.
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Edizione
Noelia López Souto
- Altre edizioni
Ciavarella 1979, II, 43-44.
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Altra bibliografia citata Horatius 1791; López Souto 2019a; Teocritou 1792; - ©
Biblioteca Bodoni, Biblioteca Palatina di Parma (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) & Noelia López Souto
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Citazione
Lettera da José Nicolás de Azara a Giambattista Bodoni del 1791-01-19, ed. Noelia López Souto, nella Biblioteca Bodoni [<https://bibliotecabodoni.usal.es/it/lettera/1791-01-19-azara-bodoni> Richiesta: 4 dic 2024].Cita questo documento