1791 06 22 AZARA BODONI

Roma, 22 de junio de 1791. De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].

Azara avisa a Bodoni del paso por Parma de Lestevenon y le pide que le entregue una copia de las Opera de Horacio, si están ya concluidas; si no, se las enviarán luego a Ámsterdam. Espera que el tipógrafo haya modificado las erratas detectadas en la edición. En cuanto a su salud, Azara confía en mejorar con unos baños.

Amico mio stimatissimo,

Dubito che il corriere di Spagna arrivi prima di partire il mio, perch’è tardi e non si vede ancora. Così, privo d’ogni notizia di Lei, li scrivo unicamente per prevenirLa che fra alcuni giorni si presenterà costì Monsieur de Lestevenon, al quale Lei conosce perché un’altra volta glielo diressi con una mia lettera. Adesso si restituisce in Olanda, sua patria. Gli ho promesso da molto tempo un esemplare dell’Orazio e, se quando passerà da costì ce n’è qualcheduno pronto, La prego di darglielo in cartone e, se non ci fosse, bisognerà che io glielo mandi dopo a Amsterdam.

Spero che Lei avrà potuto eseguire le correzioni che gli mandai la settiman scorsa, senza le quali non sarebbe compita la nostra opera.

Io mi trovo sempre spossato affatto di forze per le incredibili evaquazioni passate e perché il male ha degenerato in male de’ nervi che non mi lasciano moto. L’incostanza del tempo mi ha impedito finora di cominciare li bagni di acqua santa, nei quali ho riposta tutta la mia speranza.

Desidero che Lei stia bene. E resto sempre Suo vero amico e servitore,

Azara.

Roma, 22 giugno 1791.