1791 09 06 AZARA BODONI

Roma, 6 de septiembre de 1791. De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].

Azara autoriza a Bodoni la publicación de las Opera de Horacio y muestra su sorpresa por la alta demanda de ejemplares. Solicita al tipógrafo, además, que no disponga libremente de las copias restantes, sino que le consulte su distribución porque es posible que requiera más libros de los pensados en un principio.

Illustrissimo Signore Signore padrone colendissimo,

Dalla relazione che Lei mi fa vedo che l’edizione dell’Orazio è finita e che siamo in procinto di poterla pubblicare. Io non mi ero imaginato che le ricerche dei curiosi potessero essere in tanto numero come sono, poiché mi vedo assalito di domande da tutte le parti e adesso conosco lo sbaglio di avere ristretto tanto il numero delle copie che si sono tirate.

Benché la mia intenzione sia stata di lasciare a Lei la metà degli esemplari a Sua libera disposizione, Ella mi compatirà se non posso eseguirlo intieramente, vedendomi costretto dalla necessità di adempire i miei impegni con molti amici, ai quali non posso negarmi. Perciò, La prego di non disporre di verun esemplare di quelli che sono restati presso di Lei senza mia saputa e senza veder prima fin dove posso stendermi nella distribuzione. Spero che Lei avrà questa compiacenza.

E frattanto, con tutto l’ossequio, mi rassegno di Vostra Signoria Illustrissima,

Devotissimo obbligatissimo servitore^a,

G. Nicola d’Azara.

Roma, 6 settembre 1791.

^a Devotissimo obbligatissimo servitore manuscrito por el propio Azara.