1796 06 20 APONTE BODONI
Sommario
20 giugno 1796.
Da Manuel María Rodríguez Aponte [Bologna] a Giambattista Bodoni [Parma].
Aponte riporta dettagliatamente le circostanze dell’ultimo invio delle prove de La comedia nueva, le quali gli furono consegnate con molto ritardo per essere arrivate a un altro ufficio di posta.
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Transcrizione
Pregiatissimo Signore Giambattista Bodoni,
Mercoledì scorso 15 del corrente non trovai alla posta pontificia verun plico a me diretto, e, siccome tutti gli altri m’erano stati trasmessi costantemente pel canale della suddetta posta, nemmeno sospettai che potesse essermi venuto pell’uffizio di San Marco. La mattina seguente, a buonissima ora, dovevo portarmi fuori di città. Onde, avvisato l’Autore, altro non seppi che nel ricevere la favoritissima sua ieri l’altro, sabato. Sull’imbrunir del giorno, appunto nell’ora nella quale le mie scuole mi danno un’ora di riposo, passai per San Marco, ma l’ufficio era chiuso e mi fu detto non doversi riaprire che sulla mattina seguente. Io, prevedendo che non avrei avuto tempo di ripettere il viaggio a San Marco in tutto il giorno della domenica, passai nel ritornare a casa pel Collegio di Spagna e lasciai incaricato il Signor Rettore che mandasse di buon mattino per vedere se fosse un plico di Lei a me diretto. Riposai con questa mia diligenza, stimando che sarebbe stato ricercato il plico e consegnato secondo la mia calda raccomandazione all’Autore. Ma sin ora non ho veduto altro che il medesimo colle correzioni dell’ultimo plico. Ultimamente viene da me, e mi prega dirlLe che, non avendo per ancora nuova alcuna del suddetto plico, le pregherebbe a ripetterea un’altra volta la remissione dell’atto secondo, aggiungendo che può prendersi alcuni giorni, giacché non è l’intenzione sua ch’Ella sia tanto premuto e otto giorni di più non saranno per dissestare i suoi affari.
Ella, mio caro Signore Giambattista, sa le nostre circostanze, e parimenti è persuaso della sincerità d’affetto col quale, ripettendo i miei ossequiosi complimenti, per parte ancora della signora Clotilde a cotesta Sua degnissima e valorosissima Consorte, sono di Vostra Signoria Illustrissima
Bologna, 20 giugno 1796.
Divotissimo affezionatissimo servidore e amico,
Emmanuele Aponte.
Post scriptum. Finalmente, he recibido en este momento el pliego retardado. Ella mi scusi, ho la testa tale che senza che m’accorgessi scrivevo in spagnuolo. Ho ricevuto adesso il consaputo plico, e così non occorre altra remissione. Mi dispiace la dimora cagionata dalla poca intelligenza dei servitori del Collegio. Ella, dunque, mi scusi, e mi ripetto tutto suo.
a Había comenzado a escribir rivi y corrige en ripe.
Note al testo
Dati documentali e bibliografici
- Ubicazione
Parma, Biblioteca Palatina, Archivio Bodoni, Lettere ricevute, C. 27.
- Descrizione
Un foglio di 215 × 167 mm. Lettera autografa.
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Edizione
Pedro M. Cátedra
- Altre edizioni
Cátedra 2010, 210-211, nº. 17.
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Bibliografia specifica Cátedra 2010 , 53-108; Cátedra 2013a, 131-178 (versión pdf), §II-3 a §II-84 (versión epub).
- ©
Biblioteca Bodoni, Biblioteca Palatina di Parma (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Italia) & Pedro M. Cátedra.
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Citazione
Lettera da Manuel María Rodríguez Aponte a Giambattista Bodoni del 1796-06-20, ed. Pedro M. Cátedra, nella Biblioteca Bodoni [<https://bibliotecabodoni.usal.es/it/lettera/1796-06-20-aponte-bodoni> Richiesta: 6 ott 2024].Cita questo documento