1801 09 13 AZARA BODONI
Sommario
París, 13 de septiembre de 1801.
De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].
Azara acusa recibo de una retrasada carta de Bodoni e informa sobre el aplazamiento del viaje a París de Vittoria Spinola. Se alegra de que el amigo continúe sus trabajos tipográficos
Transcrizione
Paris, 13 settembre 1801.
Amico mio carissimo,
Profito di un corriere che spedisco in Firenze e che transiterà da costì per accussare a Lei la ricevutta di una Sua lettera molto vechia, poiché è dei 5 giugno, ma che non è capitata nelle mie mani che daa tre giorni, mandatami dalla mia antica conoscente Signora Vittoria Spinola, la quale mi ha scritto anche per anunziarmi che non viene più a Parigi per adesso.
Ho goduto in leggere le di Lei occupazioni perché sempre m’interessano, malgrado che abbia quasi persa la memoria dei libri e che sia diventato un idiota perfetto.
I libri intorno alla camera di Correggio so che arrivarono in Spagna portati dal giovine Porta, ma gli essemplari destinati per i Sovranni non credo. Mi dissero ch’erano restati a Livorno. Questo è un male per Lei e per l’opera, che per i lettori a cui erano destinati non se ne accorgerano sicuramente, avendo tante altre cose per la testa che i libri.
In Toscana avrebbero gran campo per fomentare le arti e le lettere, ma che potrano fare in un regno così precario e così rovinato? La relazione che mi hano mandata dello stato del paese fa pietà e non so se si troverà la maniera di apporvi rimedio. Io sto adesso lavorando per ciò e spero ottenere qualche cosa, ma il male è mortale.
Il buon Conte Cesare se ne vuole ritornare a casa sua; ed io avrei voluto che restasse un poco più in Firenze.
Codesto amico Moreau si è sbilanciato un poco perché la sua onestà non gli fa conoscereb molti pericoli né il carattere di molte persone, sulle quali conta più del giusto. Anche costì ha abusato un poco della facilità della Corte. A me rincresce molto perché l’amo di cuore.
Didot ha voluto superare sé stesso nella edizione di Racine, aiutandosi coi rami e con la migliore carta del mondo. Ma, in punto a typografia, ha fatto ciò che sempre; e mai avanzerà di più perché gli uomini che inpiega non sanno fare di più e non è lui che studia la perfezione. Contuttociò, si crede il primo artista del mondo e lascierà ai suoi nipoti la cura di vendere ad un prezzo raggionevole la sua edizione.
Aspettiamo qua il buon Cardinale Caprara, al di cui arrivo si mettrà in prattica il trattato religioso conchiusso con questa Nazione, che non lascia di avere ancora delle difficoltà.
Lei procuri di conservare la salute, mi saluti la spossa e mi creda sempre Suo vero inalterabile amico,
Azara.
a da añadido entre líneas. b Había escrito conoscerà y corrige.
Note al testo
Dati documentali e bibliografici
- Ubicazione
Parma, BP, Archivio Bodoni, Lettere ricevute, C. 29, 132.
- Descrizione
Pliego de 2 h. de 240 × 190 mm. Autógrafa.
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Edizione
Noelia López Souto
- Altre edizioni
Ciavarella 1979, II, 168.
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Altra bibliografia citata Correggio 1800; Gazzetta Universale 1801; Histórico 1833; López Souto 2018d; Pignatelli 1976; Racine 1801-1805; - ©
Biblioteca Bodoni, Biblioteca Palatina di Parma (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) & Noelia López Souto, 2019
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Citazione
Lettera da José Nicolás de Azara a Giambattista Bodoni del 1801-09-13, ed. Noelia López Souto, nella Biblioteca Bodoni [<https://bibliotecabodoni.usal.es/it/lettera/1801-09-13-azara-bodoni?id=799> Richiesta: 3 dic 2024].Cita questo documento