1800 11 13 FRANCO BODONI
Sommario
13 novembre 1800.
Da Andrés Franco Castellanos [Madrid] a Giambattista Bodoni [Parma].
Franco riferisce di aver ricevuto in ritardo la lettera precedente di Bodoni. Consegna a Losada y Quiroga quella che Bodoni gli invia e crede che questi ripagherà il suo debito. Riporte buone notizie su Azara, il quale si trova a Barcellona. Spera che, pubblicato il Manuale, si possa proseguire con la vendita in Spagna dei suoi caratteri tipografici.
Monografie correlate
Transcrizione
Madrid, 13 novembre 1800.
Signor Giovanni Battista Bodoni, amico e padrone pregiatissimo,
Non ho ricevuto che pochi giorni sono la Sua carissima del 29 luglio, che è risposta alla mia del 30 giugno, quando dovrebbe essermi stata pervenuta verso la metà d’agosto. Non mi conosceva il corrispondente cui il Signor Dottor Righi la indirizzò per consegnarmela in Madrid; e ignorando anche il luogo di mia abbitazione, inutilmente mi cercò per lo spazio di due mesi e mezzo in questa Babilonia.
Il 7 del corrente novembre giunse finalmente alle mie mani la ritardata lettera, siccome l’altra acclusavi pel libraio Quiroga, che, dopo letta e siggellata, è stata puntualmente da me medesimo a me recata. Egli si trova ancora convalescente d’una terribile malattia che ha sofferto. Abbiamo, non ostante, parlato del noto di Lei affare ed ha assicurato di mandarmi il dovuto suo riscontro, che accluderò se verrà in tempo opportuno. Credo che Quiroga sia un galantuomo, e mi lusingo procederà onoratamente nel finire il consaputo contratto.
Se fossero mai vere certe voce che da qualche giorno qui si apargono! Oh, Dio, qual felicità per la mia nazione! Che bel trionfo quello dell’onoratezza, del conosciuto merito, della più illibata fedeltà! Gl’invidiosi, maledicenti, calunniatori dovrebbero in tal caso crepare dalla disperazione per non avere fatto altro che inalzare al più sublime posto l’odiato, il perseguitato oggetto del suo esecrabile rancore, dell’ira sua veramente infernale. Il Signor Cavaliere godeva a Barcellona la più florida salute sul principio del presente mese. Non ho avuto posteriori sue nuove, ma non tarderò molto a riceverle, giacché scriverò fra tre giorni a quel uomo incomparabile. Se Ella non ha trovato ancora maniera di fargli pervenire Sue lettere, potrà dirigirmele col mezzo del Signor Dottor Righi, della di cui gentilezza mi prevalgo per che capiti a Lei la presente mia. Le Sue al Signor Cavaliere gli saranno da me mandate colla dovuta premura e sicurezza.
Dalla mentovata Sua resto inteso ch’era sul torchio il nuovo ed amplissimo Manuale tipografico, e che non tarderebbe molto ad essere alla pubblica luce riprodotto.
La prego, dunque, a non dimenticarsi di farmi avere una copia del medesimoa, perché, col detto Manuale sott’occhio potrei procurare a Lei qualche guadagno in questa Corte, se si determina a voler vendere delle Sue matrici. Sono già alcuni mesi che uno stampatore, uomo di denaro e di buon gusto, me ne ha parlato.
Nel protestarmi cordialmente ai voleri della garbatissima Signora Margherita, nel ritornare alla medesima li miei più distinti complimenti, egualmente che a tutti codesti nostri amici, non manco d’assicurare che sarà eternamente ed immutabilmente di Lei, carissimo Signor Bodoni, suo affettissimo amico e servidore,
Andrea Franco.
a Había escrito medessimo y corrige.
Note al testo
Dati documentali e bibliografici
- Ubicazione
Parma, Biblioteca Palatina, Archivio Bodoni, Lettere ricevute, C. 40/23.55.
- Descrizione
Bifoglio di 220 × 150 mm. Lettera autografa.
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Edizione
Pedro M. Cátedra
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Bibliografia specifica Cátedra 2017b, ***.
Altra bibliografia citata Bodoni 1818; Cátedra 2013a; Mora 2006; Sánchez Espinosa 2005; - ©
Biblioteca Bodoni, Biblioteca Palatina di Parma (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Italia) & Pedro M. Cátedra.
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Citazione
Lettera da Andrés Franco Castellanos a Giambattista Bodoni del 1800-11-13, ed. Pedro M. Cátedra, nella Biblioteca Bodoni [<https://bibliotecabodoni.usal.es/it/lettera/1800-11-13-franco-bodoni> Richiesta: 9 nov 2024].Cita questo documento
Note
Questa lettera è in risposta alla missiva di Bodoni precedente di vari mesi, del 29 di luglio. Il tipografo risponderà il 29 dicembre 1800.